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Iperplasia prostatica benigna: conclusioni

Come specialisti in radiologia interventistica, abbiamo scritto questa serie di articoli dedicata alla iperplasia prostatica per offrire un quadro il più possibile chiaro e completo dello stato attuale. La radiologia interventistica offre una soluzione meno invasiva della chirurgia. Parliamo della embolizzazione delle arterie prostatiche.

In assenza di studi randomizzati controllati, prospettici, per scarsa collaborazione tra urologi e radiologi interventisti, alcune conclusioni sono possibili sulla base degli articoli presenti in letteratura, anche se la loro evidenza è ancora debole.

I risultati iniziali sono promettenti, in termini di minori costi per la collettività e in termini di miglioramento della qualità della vita dei singoli.

Può essere indicata verso quei soggetti dove la terapia medica ha dimostrato di non conseguire risultati soddisfacenti, oppure non può essere praticata per gli effetti collaterali.

Può essere eseguita in quei pazienti che rifiutano la chirurgia, per gli effetti collaterali dell’intervento chirurgico, o che presentano comorbilità consistenti, in grado di aumentare il rischio operatorio.

Può essere consigliata in quei pazienti in cui la soluzione chirurgica ha dato risultati incompleti.

Può essere suggerita in un sottogruppo di pazienti, quelli con prostata superiore agli 80 gr, dove la TURP ha dimostrato di essere gravata dal maggiore numero di complicazioni, come la chirurgia a cielo, mentre la embolizzazione ha dimostrato di conseguire i risultati migliori.

Chiaramente, questi pazienti devono essere indirizzati verso centri con operatori ad elevata specializzazione ed esperienza.

Stefano Pieri e Paolo Agresti.Siamo specialisti in radiologia interventistica, settore medico che utilizza strumentazioni radiologiche per eseguire interventivi mininvasivi alternativi alle corrispettive operazioni chirurgiche.
Operiamo con grande successo su casi di:

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