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Embolizzazione prostata complicazioni intraoperatorie

Questo articolo segue dal precedente “Prostata effetti collaterali intervento” e riguarda le possibili complicazioni intraoperatorie.

Le problematiche legate all’accesso vascolare (ematoma, pseudoaneurisma, dissezione in fase di ingresso della guida) dipendono da una scarsa esperienza dell’operatore.

Vista l’importanza dell’intervento, la puntura dell’arteria dovrebbe essere effettuata con la guida ecografica, per limitare gli eventi avversi, pungendo solo la parete anteriore dell’arteria e in sicurezza (con questo sistema d’ingresso si evita di pungere dove sono presenti placche arteriosclerotiche, fonte di embolizzazione distale).

Anche l’utilizzo di presidi incompatibili tra loro per calibro e lunghezza sono eventi rari in mani esperte; possono rappresentare solo una inutile perdita di tempo.

La dissezione di un’arteria in fase di progressione della guida, a direzione di flusso, può comportare l’interruzione dell’intervento. Per cui è importante la guida a punta J, floppy in punta per almeno 3 cm; la sua progressione deve essere attentamente controllata sotto la visione radioscopica.

Il riconoscimento dell’anatomia vascolare è importante per non intraprendere un cateterismo selettivo inutile. Un’errata interpretazione può essere fonte di importanti errori di embolizzazione.

La tecnica di embolizzazione PERFECT consente di arrivare ad avere una maggiore area di necrosi, ma talvolta è associata ad effetti collaterali, come il bruciore, il dolore, e l’urgenza urinaria. Tali sintomi sono presenti anche nei casi in cui vengano impiegate le particelle embolizzanti di calibro molto piccolo.

La reazione allergica da mezzo di contrasto non è stata mai riportata, ma va prevista, per cui l’anamnesi del paziente è di fondamentale importanza.

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