Trattamento mininvasivo varici arti inferiori, vene varicose
L’insufficienza venosa cronica è un problema clinico con rilevanti ricadute socio economiche.
Maggiormente presente nelle donne oltre la 5° decade, trova nella sedentarietà, nel sovrappeso, negli anticoncezionali i fattori di rischio, ma è lo squilibrio tra elastina e collagene a rendere le valvole venose deboli e quindi incontinenti.
Le vene varicose ne sono l’espressione obiettiva più evidente.
Vari sono i modelli emodinamici a seconda che sia insufficiente la giunzione femoro-safenica o i rami collaterali.
Varie le soluzioni terapeutiche che si sono succedute nel tempo, nel tentativo di risolvere il quadro clinico:
Tecniche ablative:
- STRIPPING
- CROSSECTOMIA
- FLEBECTOMIE
Tecniche conservative:
- CHIVA 1
- CHIVA 2
Trattamenti endovascolari:
- CLOSURE
- LASER
- SCLEROMOUSSE
Stripping
Lo stripping è la soluzione terapeutica standard.
Nelle versioni lunga (dalla crosse al malleolo), media (dalla crosse al 1/3 medio di gamba), o corta (dalla crosse al 1/3 superiore di coscia), corredata da flebectomie ha rappresentato l’unica soluzione.
Chiva
La correzione emodinamica dell’insufficienza venosa effettuata ambulatoriamente (C.H.I.V.A.) ha aperto il concetto di minivasività.
CHIVA 1: la perforante di rientro di un tronco safenico incontinente è localizzato nel tronco stesso – crossectomia + deconnessione della safena dalle tributarie insufficienti + legatura safenna sotto lo sbocco.
CHIVA 2: la perforante di rientro di un tronco safenico incontinente è localizzato su un ramo tributario, o è interposto un tratto safenico valvolato tra la perforante e l’origine della collaterale varicosa.
Trasformare lo shunt da tipo 3 a 1 = deconnessione a raso della safena e nella eventuale flebectomia.
Per superare il problema delle recidive, degli ematomi, delle cicatrici e delle parestesie connesse agli interventi chirurgici si sono sviluppate nel tempo tecniche endovascolari alternative:
- SCLEROMOUSSE della VGS
- VNUS Closure
- ELVes Laser
- Endovascolari
Visti i risultati di efficacia e sicurezza, a confronto con quelli chirurgici, hanno preso rapidamente il sopravvento.
Presupposto clinico
Varici del distretto della vena safena interna o esterna, senza lesioni distrofiche cutanee.
Presupposto ecografico
- Assenza di grosse vene perforanti
- Assenza di trombosi venosa profonda e superficiale
- Assenza di varici tortuose
- Massimo calibro 12 mm (closure)
Termoablazione a radiofrequenza
Si basa sull’utilizzo di una energia elettrotermica, che assicura il riscaldamento transmurale della parete venosa minimizzando la diffusione termica ai tessuti adiacenti.
Il calore altera le proteine e il collagene della parete venosa, a cui segue un rimodellamento circonferenziale, con diminuzione del calibro della vena, fino alla completa occlusione.
Tecnica e procedura
Approccio femorale controlaterale alla sede d’intervento; cateterismo selettivo della vena safena interna fino al 1/3 superiore di gamba .
L’impiego dell’eco-color-Doppler ci aiuta a visualizzare la crosse safeno-femorale e segmenti troppo superficiali che richiedono una infiltrazione.
- Il catetere viene ritirato progressivamente (3cm/min)
- Costante controllo della temperatura (80-85°C)
- In precedenza era stata effettuata l’anestesia per tumescenza
- Al termine bendaggio elastocompressivo
Risultati: follow-up a 2 anni
La politica di spending-review e di tagli alla spesa sanitaria sta rendendo sempre più difficile la sua applicazione.
L.a.s.e.r. (Light amplification stimulated emission of radiation)
Fascio di luce monocromatica che genera calore, utilizzando l’Hb come cromoforo.
La scarsa flessibilità della fibra ottica obbliga ad approcci percutanei più diretti.
Tecnica e procedura
Set per cateterismo composto da cateteri di lunghezza da 25-45-90 cm; guida flessibile J; fibre laser 200, 360, 400, 600 micron.
- Accesso percutaneo femorale;
- Cateterismo selettivo con assistenza ecografica;
- Anestesia per tumescenza;
- Erogazione 12W/ impulso sec e retrazione della fibra di 3 mm durante l’impulso;
- Bendaggio compressivo.
Risultati: follow-up a 1 anno
Possibilità future