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Sindrome della vena cava superiore

Introduzione

La sindrome della vena cava superiore si verifica quando un’ostruzione di questa vena, per compressione esterna o per invasione interna, interrompe il normale ritorno del sangue venoso dalla testa e dagli arti superiori verso l’atrio destro. Tale sindrome è una seria ed allarmante complicanza di malattie benigne o maligne.
Sempre più numerose sono le condizioni benigne che sono state descritte come causa di un’ostruzione della vena cava superiore: da patologia, come nel caso dell’aneurisma dell’aorta toracica o nella fibrosi mediastinica, o da causa iatrogena, come con i cateteri venosi centrali per la dialisi temporanea, con i pacemaker o con i cateteri per la nutrizione parenterale.

Soluzione chirurgica

Prima dell’introduzione delle tecniche endovascolari, la ricostruzione chirurgica della vena cava superiore è stato il trattamento di scelta per questa sindrome, gravata da un’elevata percentuale di complicanze, anche se effettuata in centri molto specializzati, impiegando la vena safena interna o protesi in PTFE.
Nella sindrome della vena cava superiore, secondaria a patologia neoplastica, le tecniche endovascolari hanno già ampiamente dimostrato la loro superiorità sia rispetto alla scelta chirurgica che alla radioterapia e sono da preferire, perché garantiscono un’efficace palliazione nell’immediato e breve periodo, evitando interventi chirurgici destruenti.

Trattamento endovascolare

Riportiamo la nostra esperienza nel trattamento percutaneo delle sindromi della vena cava superiore da causa benigna.

Il successo tecnico è stato ottenuto in 13 pazienti (92,8%); in un paziente non è stato possibile effettuare il superamento dell’ostruzione con il filo guida, per cui è stato inviato alla soluzione chirurgica. Un solo stent autoespandibile è stato sufficiente a risolvere l’ostruzione venosa centrale in tutti i casi, con ristabilimento del diametro della vena cava superiore, tranne in una giovane donna, che ha visto risolvere la sua ostruzione centrale con la PTA, ma non ha potuto completare la procedura con il posizionamento di uno stent autoespandibile per il sopraggiungere di una crisi asmatica, mal controllabile con i comuni farmaci. Non si sono registrate complicanze correlate alla procedura. I sintomi si sono risolti nell’arco di 2 settimane; i miglioramenti emodinamici si sono registrati già nell’arco di pochi minuti dopo il rilascio dello stent.

Tutte le procedure sono state condotte regolarmente a termine, tranne una. In una giovane donna indiana la procedura è stata interrotta poco dopo l’effettuazione della PTA propedeutica all’impianto dello stent, per il sopraggiungere di una crisi asmatica, da sospetta reazione d’ipersensibilità al mezzo di contrasto, non controllabile al momento con i comuni farmaci, ma receduta in terapia intensiva.

sindrome della vena cava superiore

La procedura ha richiesto una media di 3 ore. In alcuni casi solo 1,5 ore.

La sindrome della vena cava superiore è ricomparsa in un paziente dopo 2 mesi, con presenza di stenosi nella parte inferiore dello stent, in seguito ad una sua retrazione.
La lesione è stata trattata con la sovrapposizione di un nuovo stent sul primo.

Conclusione

La terapia percutanea si dimostra essere una valida alternativa all’intervento chirurgico; infatti, è in grado di offrire una valida soluzione al ristabilimento dei parametri emodinamici e alla risoluzione del quadro clinico, garantendo una più lunga funzionalità alle fistole artero-venose e un miglioramento della qualità della vita.
I sintomi della sindrome della vena cava superiore sono stati risolti completamente, in tutti i pazienti, nell’arco di 2 settimane.

Il trattamento endovascolare di tale sindrome da causa benigna permette un approccio meno aggressivo rispetto alla chirurgia, garantendo una risoluzione pressochè completa del quadro clinico, oltre a mantenere più a lungo intatto il patrimonio venoso e una più lunga funzionalità delle fistole artero venose.

Alleghiamo qui la pubblicazione scientifica “Trattamento endovascolare nella sindrome della vena cava superiore da causa benigna – aspetti flebografici ed implicazioni terapeutiche”: Trattamento endovascolare nella sindrome della vena cava superiore da causa benigna – aspetti flebografici ed implicazioni terapeutiche