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Iperplasia prostatica benigna: sintomi e soluzioni proposte

Introduzione

L’iperplasia prostatica benigna è una malattia del sesso maschile, con una prevalenza del 50% nei soggetti oltre i 60-70 anni, che arriva l’80% oltre tali limiti di età.

E’ caratterizzata da una proliferazione delle cellule muscolari lisce, che determinano un aumento dimensionale della ghiandola. Questo comporta la progressiva comparsa di sintomi irritativi ed ostruttivi, che vengono compresi nella sindrome delle basse vie urinarie.

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Fattore V di Leiden

Il fattore V di Leiden è una comune malattia genetica ereditaria che può aumentare il rischio di sviluppare coaguli di sangue anomali (trombofilia), di solito nelle vene [Fig.1].

Fig.1 Aggregazione piastrinica. Rappresenta il momento iniziale della formazione di un trombo in caso di ferite o d’infiammazioni. In casi patologici, come in questa malattia, l’aggregazione può non fermarsi al momento opportuno, ma evolvere fino a formare coaguli anomali. Talvolta, questi coaguli possono diventare sintomatici per l’ostacolo che determinano al flusso venoso

La maggior parte delle persone con fattore V di Leiden non sviluppano mai coaguli anomali. Tuttavia, alcune persone con fattore V di Leiden sviluppano coaguli che portano a lungo termine, problemi di salute o possono diventare pericolosi per la vita.
Sia gli uomini che le donne possono avere il fattore V Leiden, ma le donne possono avere una maggiore tendenza a sviluppare coaguli di sangue durante la gravidanza o durante l’assunzione di ormoni estrogeni. Se si dispone di fattore V di Leiden e si hanno coaguli di sangue, i farmaci possono ridurre il rischio di sviluppare coaguli aggiuntivi e consentono di evitare le complicanze potenzialmente gravi.

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Stravaso da mezzo di contrasto

Lo stravaso di mezzo di contrasto iodato, definita come la fuoriuscita non desiderata del mezzo di contrasto iodato dal torrente circolatorio è una complicazione accidentale nota delle indagini radiologiche effettuate con l’impiego di mezzo di contrasto, quali la Tc e la RM.
Essendo un evento sostanzialmente raro, la letteratura nazionale ed internazionale relativa allo stravaso da mezzo di contrasto è nettamente inferiore rispetto a quella riguardante quello degli agenti neoplastici, non tanto per una minore incidenza, ma per la maggiore nocività degli antiblastici e per il minore danno che obiettivamente produce il mezzo di contrasto. Pur essendo così poco numeroso, è un evento potenzialmente serio dal punto di vista clinico, in relazione alla quantità di mezzo di contrasto stravasato e alle caratteristiche del paziente .
Sono scarse le linee guida aziendali o della società di Radiologia sui comportamenti da attuare.

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Embolizzazione dei fibromi uterini

I fibromi uterini, o miomi,  sono tumori benigni delle cellule muscolari liscie dell’utero. La Radiologia Interventistica propone un metodo mininvasivo per trattare i fibromi uterini: l’embolizzazione dei fibromi uterini.

Tutti sono abbondantemente irrorati e vascolarizzati;

Sulla base della localizzazione  negli strati dell’utero sono classificati in: sottosierosi, intramurali e sottomucosi.

i  sottomucosi sono   maggiormente responsabili dei sanguinamenti intensi e copiosi e d’infertilità – gli intramurali  sono maggiormente responsabili dei dolori addominali e delle metrorragie  – i sottosierosi dei sintomi da compressione.

La terapia medica si basa sugli analoghi dell’ormone che rilascia le gonadotropine, per indurre una ovariectomia, o con i progestinici per controllare i fenomeni emorragici;  ha  un  effetto  temporaneo  di  riduzione  del volume   dei  fibromi, in vista della soluzione chirurgica.

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Strategie e materiali per il trattamento dell’embolia polmonare

Strategie e materiali per il trattamento dell’embolia polmonare. Dott. Stefano PIERI – dott. Paolo Agresti [U.O.C. Radiologia Interventistica Az. Osp. “S.Camillo-Forlanini” – ROMA].

Il quadro clinico è causato da un embolo migrato da un trombo, formatosi a livello delle vene degli arti inferiori o della pelvi.

embolo polmonare

A seconda delle dimensioni dell’embolo, delle condizioni cardiache e del letto vascolare polmonare avremo differenti ripercussioni emodinamiche : embolia polmonare periferica, submassiva e massiva.

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Trattamento percutaneo della ostruzione urinaria

Napoli , 14 marzo 2017 – Dr. Paolo Agresti, Dr. Stefano Pieri

L’uropatia ostruttiva è caratterizzata da:

  • presenza di un ostacolo allo scarico dell’urina in un punto qualsiasi della via escretrice, con conseguente insorgenza di una resistenza al normale deflusso
  • aumento pressorio a monte di tale ostacolo al fine di mantenere un adeguato flusso di urina
  • aumento della pressione all’interno del sistema collettore del rene.

Può essere : mono o bilaterale. Svilupparsi : rapidamente (acuta) o lentamente (cronica).

Le ostruzioni urinarie sono causate, più comunemente: quelle acute da calcoli, quelle croniche da neoplasie renali od ureterali e da progressivi restringimenti delle vie urinarie conseguenti a radioterapia od a interventi chirurgici.

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Il trattamento endovascolare dell’embolia polmonare

Opzioni terapeutiche avanzate: embolia polmonare

Il  quadro clinico è causato da un embolo migrato da un trombo, formatosi a livello delle vene degli arti inferiori o della pelvi.

A  seconda delle dimensioni dell’embolo, delle condizioni cardiache  e del letto vascolare polmonare avremo  differenti ripercussioni emodinamiche :  embolia polmonare periferica, submassiva e massiva.

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