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Varicocele. Anamnesi

L’anamnesi, molto spesso, è scarna o silente; solo in una minoranza di casi, il paziente riferisce la comparsa di una dolenzia, non sempre costante, a livello della fossa iliaca sinistra o riferita al testicolo. Dolenzia che tende poi a sparire, per essere sostituita da una senso di pesantezza, o calore, che può rimanere localizzato o irradiarsi alla coscia.

Negli ultimi anni, la motivazione che conduce a visita è l’infertilità, cioè la difficoltà a procreare, anche dopo un anno di rapporti costanti e non protetti.

L’esame obiettivo, condotto con il pazienti in ortostatismo è condotto a verificare l’esistenza di dilatazioni venose al di sopra del testicolo; già all’ispezione è possibile verificare se l’ectasia produce solo un abbassamento del testicolo sinistro o una tumefazione nel punto in cui lo scroto è adeso all’inguine. Sarà la successiva palpazione a confermare l’esistenza, o meno, di queste vene dilatate, che vengono avvertite come un “sacchetto di vermi” o come “delle palline”. La manovra di Valsalva ha lo scopo evocare il reflusso venoso, che viene avvertito come una spinta sulle mani.

Solo negli adolescenti è utile effettuare anche l’esame volumetrico del testicolo; questo parametro è utile per indirizzare  l’orientamento terapeutico. Una diminuzione del 30%, rispetto al volume del controlaterale, è un sicuro segno di danno testicolare, che obbliga ad una soluzione terapeutica.

Classificazione

Sulla base dei risultati dell’esame obiettivo è possibile utilizzare una vecchia, ma consolidata classificazione del varicocele:

  1. I grado: varicocele evidente alla palpazione, solo con la manovra di Valsalva;
  2. II grado: varicocele evidente alla palpazione semplice;
  3. III grado: varicocele evidente all’ispezione.

Questa classificazione ha il pregio di poter classificare il paziente, di tenerne conto nel confronto con altre statistiche, di poter controllare il paziente dopo l’intervento, ma non tiene conto dell’entità della compromissione della funzionalità del testicolo ai fini della spermatogenesi, non essendo possibile stabilire la durata di questa patologia.

La visita medica deve essere necessariamente integrata dall’analisi del liquido seminale, oltre che da altre indagini strumentali.