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Recupero corpi estranei – caso clinico 2

Donna di 68 anni, con precedente asportazione della mammella sinistra e attualmente sottoposta a cicli periodici di chemioterapia.

Caso clinico rimozione corpi estranei radiologia interventistica Fig 1a

Figura A

Ad un periodico controllo radiologico del torace [Figura A] ci si accorge che l’estremità del catetere del port-A-cath è staccata dal serbatoio. Dopo aver posizionato un introduttore valvolato 8 Fr, grazie ad un particolare catetere per il recupero dei corpi estranei, il frammento di port viene preso all’interno della cavità toracica, nella vena cava superiore [Figura B, sotto], trasportato in vena cava inferiore [Figura C, sotto], poi trascinato in vena iliaca comune [Figura D, sotto], per essere infine impegnato all’interno dell’introduttore in vena femorale [Figura E, sotto].

Caso clinico rimozione corpi estranei radiologia interventistica Fig 1b

Figura B

Caso clinico rimozione corpi estranei radiologia interventistica Fig 1c

Figura C

Caso clinico rimozione corpi estranei radiologia interventistica Fig 1d

Figura D

Caso clinico rimozione corpi estranei radiologia interventistica Fig 1e

Figura E

Una volta estratti contemporaneamente l’introduttore valvolato, il sistema del recupero dei corpi estranei e il frammento di catetere all’interno, è possibile procedere alla loro visione [Figura F].

Caso clinico rimozione corpi estranei radiologia interventistica Fig 1f

Figura F

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