Tutti gli articoli in Articoli

Iperplasia prostatica benigna: sintomi e soluzioni proposte

Introduzione

L’iperplasia prostatica benigna è una malattia del sesso maschile, con una prevalenza del 50% nei soggetti oltre i 60-70 anni, che arriva l’80% oltre tali limiti di età.

E’ caratterizzata da una proliferazione delle cellule muscolari lisce, che determinano un aumento dimensionale della ghiandola. Questo comporta la progressiva comparsa di sintomi irritativi ed ostruttivi, che vengono compresi nella sindrome delle basse vie urinarie.

Continua a leggere

Stravaso da mezzo di contrasto

Lo stravaso di mezzo di contrasto iodato, definita come la fuoriuscita non desiderata del mezzo di contrasto iodato dal torrente circolatorio è una complicazione accidentale nota delle indagini radiologiche effettuate con l’impiego di mezzo di contrasto, quali la Tc e la RM.
Essendo un evento sostanzialmente raro, la letteratura nazionale ed internazionale relativa allo stravaso da mezzo di contrasto è nettamente inferiore rispetto a quella riguardante quello degli agenti neoplastici, non tanto per una minore incidenza, ma per la maggiore nocività degli antiblastici e per il minore danno che obiettivamente produce il mezzo di contrasto. Pur essendo così poco numeroso, è un evento potenzialmente serio dal punto di vista clinico, in relazione alla quantità di mezzo di contrasto stravasato e alle caratteristiche del paziente .
Sono scarse le linee guida aziendali o della società di Radiologia sui comportamenti da attuare.

Continua a leggere

Embolizzazione dei fibromi uterini

I fibromi uterini, o miomi,  sono tumori benigni delle cellule muscolari liscie dell’utero. La Radiologia Interventistica propone un metodo mininvasivo per trattare i fibromi uterini: l’embolizzazione dei fibromi uterini.

Tutti sono abbondantemente irrorati e vascolarizzati;

Sulla base della localizzazione  negli strati dell’utero sono classificati in: sottosierosi, intramurali e sottomucosi.

i  sottomucosi sono   maggiormente responsabili dei sanguinamenti intensi e copiosi e d’infertilità – gli intramurali  sono maggiormente responsabili dei dolori addominali e delle metrorragie  – i sottosierosi dei sintomi da compressione.

La terapia medica si basa sugli analoghi dell’ormone che rilascia le gonadotropine, per indurre una ovariectomia, o con i progestinici per controllare i fenomeni emorragici;  ha  un  effetto  temporaneo  di  riduzione  del volume   dei  fibromi, in vista della soluzione chirurgica.

Continua a leggere

Strategie e materiali per il trattamento dell’embolia polmonare

Strategie e materiali per il trattamento dell’embolia polmonare. Dott. Stefano PIERI – dott. Paolo Agresti [U.O.C. Radiologia Interventistica Az. Osp. “S.Camillo-Forlanini” – ROMA].

Il quadro clinico è causato da un embolo migrato da un trombo, formatosi a livello delle vene degli arti inferiori o della pelvi.

embolo polmonare

A seconda delle dimensioni dell’embolo, delle condizioni cardiache e del letto vascolare polmonare avremo differenti ripercussioni emodinamiche : embolia polmonare periferica, submassiva e massiva.

Continua a leggere

Il trattamento endovascolare dell’embolia polmonare

Opzioni terapeutiche avanzate: embolia polmonare

Il  quadro clinico è causato da un embolo migrato da un trombo, formatosi a livello delle vene degli arti inferiori o della pelvi.

A  seconda delle dimensioni dell’embolo, delle condizioni cardiache  e del letto vascolare polmonare avremo  differenti ripercussioni emodinamiche :  embolia polmonare periferica, submassiva e massiva.

Continua a leggere

Assistenza alla donna con fibroma uterino

L’embolizzazione delle arterie uterine in radiologia interventistica è una terapia percutanea guidata dalle tecniche d’imaging, in grado di offrire un’alternativa alla terapia ormonale cronica e alle tradizionali procedure chirurgiche, come la miomectomia e l’isterectomia, una importante assistenza alla donna con fibromi sanguinanti.

L’embolizzazione deve essere offerta solo alle pazienti con un fibroma uterino sintomatico.

I sintomi del fibroma uterino

Un sanguinamento mestruale importante, il dolore pelvico, la pesantezza e il fastidio pelvico, la frequenza ad urinare o l’incontinenza, il senso di pesantezza rettale sono le manifestazioni sintomatologiche che richiamano l’attenzione. Oltre alle indicazioni al trattamento, ogni paziente deve essere messa a conoscenza delle varie opportunità terapeutiche, tramite un incontro interdisciplinare tra ginecologo e radiologo interventista.

Continua a leggere

91° Congresso nazionale SIGO ottobre 2016

ROMA 16-19 Ottobre 2016, 91° Congresso nazionale SIGO

Approccio transbrachiale per il trattamento dei leiomiomi uterini con embolizzazione delle arterie uterine: preliminare esperienza clinica

Autori: Dott. Stefano Pieri, Marasca E, Moreschi E, Di Felice M, Calcagni M, Agresti P, Starita A. (Radiologia Interventistica
Az. Osp. “S.Camillo-Forlanini” – ROMA)

Embolizzazione dei fibromi uterini

I fibromi uterini, o miomi, sono tumori benigni delle cellule muscolari liscie dell’utero. Sulla base della localizzazione negli strati dell’utero sono classificati in: sottosierosi, intramurali e sottomucosi.

Fibroma uterino

Fibroma uterino

Tutti sono abbondantemene irrorati e vascolarizzati; i sottomucosi sono maggiormente responsabili dei sanguinamenti intensi e copiosi e d’infertilità – gli intramurali sono maggiormente responsabili dei dolori addominali e delle metrorragie – i sottosierosi dei sintomi da compressione.

La terapia medica si basa sugli analoghi dell’ormone che rilascia le gonadotropine, per indurre una ovariectomia, o con i progestinici per controllare i fenomeni emorragici; ha un effetto temporaneo di riduzione del volume dei fibromi, in vista della soluzione chirurgica.

terapia medica fibroma uterino

Continua a leggere

Embolia polmonare: trattamento endovascolare

Embolia polmonare, introduzione

L’embolia polmonare acuta è una quadro clinico che, potenzialmente, può mettere in serio pericolo la vita di un paziente.

Sulla base di diversi parametri, l’embolia polmonare può essere stratificata in ad elevato rischio, a rischio intermedio, a basso rischio. La stratificazione del rischio è importante, perché presuppone scelte terapeutiche e prognosi differenti.

Le percentuali di mortalità sono elevate quando il paziente si presenta con uno shock emodinamico (molto spesso legata ad una disfunzione del ventricolo destro) e nella prima ora dall’accaduto. Quelli che sopravvivono, se non adeguatamente diagnosticati e trattati, sono a rischio di andare incontro ad una recidiva di embolia o allo sviluppo di una ipertensione polmonare cronica.

Continua a leggere